La provincia di Pescara è la più giovane delle quattro province abruzzesi: è stata istituita solo nel 1927, unendo territori che prima appartenevano alla provincia di Chieti (soprattutto la fascia costiera) e alla provincia dell’Aquila (zona collinare e montana). Nonostante la recente istituzione amministrativa, la sua storia millenaria è profondamente radicata nel contesto storico dell’Abruzzo, dalla preistoria all’epoca moderna.
🏞️ Storia della Provincia di Pescara
🏺 Età Antica
L’area era abitata da Vestini, Marrucini e Peligni, popoli italici stanziati tra costa e colline. Questi parteciparono alla guerra sociale contro Roma (91-88 a.C.) per ottenere la cittadinanza romana.
In epoca romana, il fiume Aternus (oggi Pescara) era un importante asse commerciale: da qui partiva la Via Claudia Valeria, che univa Roma all’Adriatico.
L’antica Aternum (zona dell’attuale Pescara e Porto di Pescara) era il porto principale del territorio peligno-vestino. Resti romani (ponti, terme, necropoli) sono ancora visibili.
Penna, Popoli, Bussi, Città Sant’Angelo, Spoltore e Loreto Aprutino furono centri importanti nell’epoca romana e tardoantica.
⛪ Medioevo
Dopo la caduta dell’Impero Romano, il territorio fu soggetto alle invasioni barbariche (Eruli, Ostrogoti, Longobardi).
Entrò poi a far parte del Ducato longobardo di Spoleto e, più tardi, del Regno di Sicilia normanno.
In epoca medievale, le città si spostarono su colli e alture per motivi difensivi. Nacquero borghi fortificati come Loreto Aprutino, Spoltore, Città Sant’Angelo, Caramanico Terme.
La zona fu teatro di forti presenze monastiche, tra cui quella dei benedettini, che fondarono numerosi monasteri e bonificarono vaste aree.
⚔️ Età Moderna
Il territorio rimase sotto il controllo del Regno di Napoli, suddiviso tra Abruzzo Ulteriore II e Abruzzo Citeriore.
L’area rimase agricola e pastorale, ma vi erano vivaci centri culturali: Loreto Aprutino, in particolare, era noto per l’olivicoltura e l’artigianato ceramico.
In questo periodo, la zona era divisa tra numerose signorie e feudi nobiliari (es. Acquaviva, Caracciolo, D’Avalos).
Pescara rimase per lungo tempo un piccolo borgo diviso in due centri distinti: Castellammare Adriatico a nord del fiume e Pescara vera e propria a sud.
🇮🇹 Età Contemporanea
Nel 1806, durante l’epoca napoleonica, nasce il Comune di Pescara, unificando Castellammare e Pescara.
Pescara fu fortificata e trasformata in piazzaforte borbonica: il Bagno penale di Pescara era tristemente noto per la reclusione di patrioti italiani, come Gabriele Manthone.
Dopo l’Unità d’Italia, la città e il territorio conobbero un lento sviluppo. Pescara divenne un importante centro ferroviario e snodo commerciale.
Nel 1927, Mussolini istituì la provincia di Pescara, unendo territori da Chieti e L’Aquila, e dichiarando Pescara capoluogo.
Durante la Seconda guerra mondiale, Pescara fu duramente bombardata dagli Alleati a causa della sua importanza logistica e ferroviaria.
Dopo la guerra, ci fu una forte urbanizzazione e Pescara divenne uno dei principali centri economici, culturali e politici dell’Abruzzo.
🌆 Pescara oggi
Pescara è oggi il cuore moderno dell’Abruzzo: è il centro più popoloso e dinamico della regione, sede di università, industrie, infrastrutture (porto, aeroporto) e istituzioni culturali.
La città è anche città natale di Gabriele D’Annunzio, il celebre poeta, politico e figura centrale della cultura italiana tra ‘800 e ‘900. La Casa natale di D’Annunzio è oggi un museo nazionale.
Il territorio provinciale comprende aree naturali protette come il Parco Nazionale della Majella (con centri come Caramanico Terme) e il Parco Lavino a Scafa.
📍 Comuni e luoghi di rilievo:
Pescara: centro amministrativo, culturale e turistico.
Montesilvano: moderna città costiera in espansione.
Città Sant’Angelo, Loreto Aprutino, Penne: borghi storici di origine medievale, ricchi di chiese, palazzi e musei.
Popoli: nota per le terme e per la posizione strategica tra Abruzzo e Molise.
Caramanico Terme: borgo montano e termale alle pendici della Majella.
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